domenica 6 dicembre 2015

Monti Martani in mostra

In occasione della mostra di pittura e fotografia dal 5 al 8 Dicembre 2015, organizzata dall'associazione OROS, presso il Cenacolo San Marco, ho realizzato due vedute dei Monti Martani.
Ho scelto queste due viste poiché sono in stretto contatto con la città e la sua contemporaneità, una mette in stretto rapporto i volumi degli edifici, che si adagiano sulla piana, con la grande massa del Monte Eolo, che sovrasta il tutto come fosse a guarda. L'altro è il prolungamento della città tramite le arcate della ferrovia che la mettono in collegamento con i territori circostanti. Sovraztato dalle torri di guardia di Rocca San Zenone.

Il soffio del Monte Eolo - 65x45 cm - Acrilico su tavola

Passaggio ad Est - 65x45 cm - Acrilico su tavola

lunedì 26 ottobre 2015

Teoria del rifiuto

Ogni oggetto per colorarsi deve riflettere il colore con il quale vuole mostrarsi ed assorbire tutto il resto dello spettro solare. Per dirla con parole più semplici l’oggetto in questione si veste dei propri rifiuti, così una rosa rossa è rossa perché il rosso è il colore che essa rifiuta. Osservando tutto quello che ci circonda noteremo che viviamo sommersi di luce rifiuto. Ogni oggetto, persona ed essere vivente si mostra agli altri, e a se stesso, con rifiuti. Il bel maglione ceruleo comprato ai grandi magazzini non è altro che un rifiuto.
Applicando questo concetto all'idea di bellezza che abbiamo delle nostre città mostreremo le parti rifiutate di essa, quelle che non considereremo mai come rappresentative, ed ecco che INCENERITORI, CIMINIERE, TRALICCI ELETTRICI, SYLOS, fabbriche e discariche varie divengono i monumenti. L’inquinamento prodotto la nostra arte più eccelsa.
Ed ecco che il quadro per mostrare il bello non può sottrarsi a mostrare i nuovi monumenti simbolo e colorarli di quei colori che essi macinano, bruciano, pressano e conservano in un misto confuso grigiore.


Sylos - Acrilico su tavola  55x40 cm

Ciminiera di periferia - Acrilico su tavola 50x70 cm

Inceneritore - Acrilico su tavola 60X40 cm

Traliccio - Acrilico su tavola 65X42 cm


lunedì 24 agosto 2015

ESTEMPORANEA SUBIACO 2015

Sogno - Acrilico su tela, 50x70
Vincitore di uno dei dieci premi speciali del concorso.

Vi presento il luogo:

Camminando sul sentiero che porta dai ruderi della Villa di Nerone al Santuario dei Benedettino incontriamo questa cappellina dedicata a Santa Maria in oro.


Le prime stesure di colore e... i primi ripensamenti



Verso la conclusione



giovedì 6 agosto 2015

LA PRIMA RECENSIONE

Oggi, con grande sorpresa, ho ricevuto la mia prima recensione artistica da parte del mio amico, collega e maestro Alessio Patalocco.

Ecco a voi il testo:

LARIS E LA PALPABILITA' (LOGICA) DEL NULLA

Il mondo irreale non è qualcosa di sconosciuto e fumoso, ma esiste, è ben congegnato, ludico e, soprattutto, estremamente razionale!
Questo è quello che si prova quando si osservano le opere di Laris, qualcosa che sta tra il gioco e la vita, qualcosa di irreale ma palpabile, qualcosa di auspicato e temuto ma sempre presente; qualcosa che sembra voler dire che il mondo non è altro che la rappresentazione di se stesso ai nostri occhi.
Laris sembra riprendere questo concetto classico: se ne appropria, lo analizza, lo sviscera a fondo e lo ripropone agevolmente a noi, spiegandoci (dopo averlo fatto a se stesso) i segreti e la corretta disposizione degli elementi presenti nella sua rappresentazione del mondo; quasi come fosse qualcosa di costruibile, fattibile, esistente in potenza.
Anche Athanasius Kircher si perdeva spesso nella spiegazione logica e razionale di oggetti e architetture mitiche, come se fossero effettivamente costruite. La forza di tale capriccioso (ma ingegnoso) atteggiamento sta soprattutto nel farci intendere che anche quelle architetture mitiche sono possibili e soprattutto reali!
Da qui allora partono gli oggetti estrusi (i "frammenti"), che sembrano essere ottenuti da una massa magmatica di luce e passati alla profilatura tramite una qualche sagoma di una officina astratta; l'attenzione per il sociale (ne "il tempo che passa e nulla trasforma") che emerge dall'uso di figure appena uscite da una cornice pseudo-realista, e trattate come un giocattolo, usando gli stessi mezzi espressivi di un macchiaiolo contemporaneo.
Infine il racconto didascalico e diretto (come ne "le immagini evocano parole"), in cui l'uso di codici semplici e diretti sembrano celare un qualche intricatissimo giro cervellotico di significati che forse non verranno svelati mai!

Il mondo di Laris è logico, razionale e ludico, ma la vera forza sta nel saperci raccontare proprio ciò che sembra contenere: l'idea infinita del Nulla, ricco di rappresentazione.

Dott. Arch. Alessio Patalocco

Grazie Alessio, hai saputo tradurre con parole i miei pensieri fatti di immagini.

Link:
http://www.alessiopatalocco.eu/?page_id=36

lunedì 20 luglio 2015

I LUOGHI SCOMODI

Ci sono i NONLUOGHI (luoghi di passaggio senza identità), gli IPERPAESAGGI (fotografie di paesaggio con testo interattivo) e poi ci sono quei luoghi, creati dall'uomo, che troppo spesso fingiamo non esistano, ma che tutti i giorni condizionano la nostra vita consciamente ed inconsciamente. Li chiamerei i LUOGHI SCOMODI, (scomodi alla politica, a chi pensa solo a consumare, a chi non ha rispetto per l'ambiente)
Usiamo elettrodomestici ogni giorno come fosse sempre stato così, senza ricordarci da dove viene l'elettricità consumata, come arriva a noi e come è prodotta.
Ecco qua! Voglio raccontarvi la quotidianità di tutto quello che facciamo ogni giorno tramite delle immagini colorate, ma viste sempre dal lato che meno immaginate.

There are NON-PLACES (places of passage without identity), the IPERLANDSCAPE (landscape photographs with interactive text) and then there are those places, man-made, that too often we pretend do not exist, but that every day affect our lives consciously and unconsciously. I would call them the UNCOMFORTABLE PLACES, (uncomfortable to politics, to those who think only to consume, to those who have no respect for the environment)
Appliances we use every day as it always has been, without remembering where does the electricity consumed, how it gets to us and how it is produced.
Here it is! I want to tell the daily life of everything we do every day through the colorful pictures, but always seen from the side that you would not immagine.

Inceneritore - Acrilico su tavola 60X40 cm

Traliccio - Acrilico su tavola 65X42 cm

giovedì 2 luglio 2015

CantArt Festival


Montano S. Felice , Giulianello - Acrilico su tavola, 45x40 cm

Lo Stallone - Acrilico su tela - 40x40 cm
  
Alexandru - Acrilico su tela 40x40 cm

Piazza Umberto I, Giulianello - Acrilico su tavola 40x40 cm

1° Giorno


Il "Cantastorie" Felice Pantone

2° Giorno


Tutti gli artisti e gli organizzatori insieme

3° Giorno


Con il Maestro  Carlo Fantauzzi

CantaArt Festival Artisti di Strada a GIULIANELLO dal 20 - 28 giugno 2015
Presentazione delle opere della Pittrice Eva Maria Schmuck
da sinistra il pittore Laris Conti, l'artista di strada Felice Pantone, la pittrice Cristina D'angelo, la pittrice Eva Shunk, la pittrice e ceramista Carmelina D'Andrea, il pittore Vittorio Lo Feudo, la pittrice Ornella Rondonotti, il cantante Giacomo Verde, la relatrice Diana Simoncini, il promotore di CantArt Festiva Umberto Proietti e il M° Carlo Fantauzzi .


Il Manifesto del Festival

martedì 23 giugno 2015

BICI & TERRITORIO

SUNBURST

GRIP

YOUNG

La “Madè pubbliche relazioni” di Maela Piersanti, in collaborazione con l’associazione “Cascata delle Marmore d’epoca”nella persona del presidente Gino Iaculli, hanno dato vita ad una mostra d’arte contemporanea dal titolo“Bici e Territorio” presso le sale del Palasì di Terni.


Allestimento della mostra:


Incomincia l'estemporanea: 




colori e patatine, la benzina dell'artista!

LE OPERE durante la loro creazione:

SUNBURST:


GRIP:


YOUNG:




Bozzetti delle opere:

Volantino dell'evento:


Articolo di giornale:


LINK: